Quali sono gli errori più comuni che di solito i titolari d’impresa compiono in fase di assunzione e gestione del personale? Elenchiamoli subito di seguito descrivendoli uno alla volta per meglio comprenderli ed evitarli prima che influiscano negativamente sull’andamento dell’intero business. Pronto? Cominciamo!
#1 – Ingaggiare una risorsa senza definire i compiti da farle svolgere
Nel processo di selezione del personale gioca un ruolo determinante il fatto di sapere prima dell’ingaggio di una nuova risorsa quali compiti la stessa dovrà svolgere per fornire il supporto di cui l’azienda necessita: in che modo il collaboratore potrà offrire il proprio contributo? Il miglior sistema per rispondere a questa domanda è certamente quello di preparare un file nel quale siano presenti elementi quali, ad esempio, le attività da effettuare con maggiore frequenza, le relative tempistiche di svolgimento, ecc. Questo stesso documento, oltre a rendere più chiare le aspettative del responsabile, aiuta anche il dipendente ad adattarsi con maggiore semplicità al ruolo affidatogli.
#2 – Assumere a tempo pieno pur avendo bisogno di un part-time
Assumere personale a tempo pieno anche quando le attività da svolgere possono tranquillamente essere ultimate durante le ore di un part-time, rischia di causare sperperi che, a lungo andare, possono mettere in crisi l’azienda: onde evitare di trovarsi a dover rifilare ai collaboratori mansioni che non centrano nulla con le loro competenze, è quindi consigliabile capire prima dell’ingaggio quanto tempo effettivamente serva per adempiere un certo compito.
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#3 – Essere incapaci di fornire istruzioni chiare
Soprattutto nel periodo subito successivo all’assunzione, la gestione del personale può risultare demoralizzante per il titolare che, nella maggior parte dei casi, si trova a perdere molto tempo per formare la nuova risorsa in modo tale da renderla autonoma e indipendente. La prima regola per ridurre le tempistiche di formazione è certamente quella di comunicare in modo chiaro con i dipendenti e trasmettere anche i dettagli e le sfumature delle istruzioni fornite: se il lavoratore non capisce cosa deve fare la fase di addestramento si allunga inesorabilmente, ma se le richieste risultano comprensibili il suo contributo diventa immediato.
#4 – Non definire le aspettative di performance
Dopo il processo di selezione del personale, affinché sia possibile evitare che la risorsa scelta sprechi ore preziose dietro a mansioni di scarso interesse aziendale, è opportuno per il titolare spiegare con esattezza al dipendente le aspettative attese dalle sue performance: fargli capire perfettamente cosa ci si aspetta da lui risulta essenziale soprattutto nel primo periodo della collaborazione, perché proprio in questa fase la risorsa apprende ciò che dovrà mettere in pratica a lungo termine.
#5 – Sottovalutare i nuovi collaboratori
Assumere personale con l’obiettivo di migliorare le prestazioni aziendali, significa tra le varie cose anche dimostrarsi pronti ad affidare ai nuovi collaboratori un certo livello di responsabilità: dopo la fase di formazione, un buon titolare sa che per aumentare il rendimento del team deve sforzarsi di riporre massima fiducia nei singoli componenti, perché se non crede nella propria squadra si trova sempre da solo a combattere qualsiasi battaglia.
#6 – Non considerare le barriere linguistiche
Per semplificare la gestione del personale anche quando si sceglie di rivolgersi a collaboratori esterni, è importante ricordarsi di considerare le barriere linguistiche: il titolare di una web agency che per risparmiare sugli stipendi commissiona i progetti ad uno sviluppatore indiano, deve quanto meno aspettarsi una comunicazione difficoltosa. Visto che, se non c’è comprensione reciproca, le tempistiche esecutive del lavoro da svolgere rischiano di allungarsi eccessivamente (causando ritardi nella consegna ed insoddisfazione da parte del cliente), chi vuole ottenere un buon risultato in fretta deve affidarsi a professionisti con i quali potersi relazionare in qualunque momento senza problemi.
Questi i 6 principali errori da evitare quando ci si trova alle prese con nuovi collaboratori: sbagli più o meno diffusi che, se non gestiti a dovere, possono causare notevoli problematiche all’intera azienda.
photo credit: Hernán Piñera cc
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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